lunedì 12 settembre 2011

«Quel monumento, vergogna del paese»

Abbiamo deciso di dedicare un post all'articolo pubblicato sul quotidiano"Il Gazzettino" venerd' 9 settembre 2011, riteniamo sia di interesse e desideriamo conoscere la vostra opinione
«Quel monumento, vergogna del  paese»
di Gabriele Zanchin
«Quel monumento così trascurato, una vergogna per Borso». Questo il pensiero di tante persone, anziani e non, di Borso quando si parla del Monumento ai Caduti. Un simbolo del comune che al momento è abbandonato a se stesso. Raffigura la «Madonnina del Grappa» con la via Eroica e poi tutti i nomi dei caduti della prima e la seconda guerra mondiale. Un luogo quasi sacro per tantissimi anni ma che di recente è stato trascurato. Così il monumento è stato prima accantonato poi smontato di alcune lapidi (custodite in luoghi del Comune) perché in quell'area, a due passi dal Municipio, è stato realizzato un condominio. In pratica l'accordo era che nel momento in cui veniva approvato il Pat, quell'area, da privata, doveva diventare pubblica per trovare finalmente anche una degna sistemazione all’importante simbolo della comunità di Borso del Grappa. Ma le cose sono andate diversamente, nel senso che il Comune è stato commissariato, il Pat congelato e, naturalmente, il monumento abbandonato. Nel senso che non si è potuto dar corso al progetto di riportarlo all'antico valore, con la risistemazione delle lapidi. «È una vergogna per Borso - spiega la signora Giuseppina Vedovotto, una delle persone a cui sta più a cuore le sorti del monumento avendo avuto un fratello martire, impiccato dai tedeschi a Bassano al termine del secondo conflitto - ora c'è erba, spine e tutti ne parlano. Sa, io sono una donna, brontolo ma nessuno mi ascolta; ho anche telefonato a Gentilini». Poi, con la voce rotta per l'emozione, aggiunge: «Prima di morire vorrei tanto rivedere il monumento sistemato, ripulito in un posto da cristiani e rivedere il nome di mio fratello sulla lapide per portargli un fiore. Domando massa?». No, signora, non domanda troppo, domanda il giusto.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Rispondo all'ex PSI sul nuovo post;Beh! non credo di aver sbagliato di molto! In anonimato tutto è vero e tutto è falso,cmq preferisco soffermarmi su alcuni punti da te portati:Che l'ex centro scolastico elementare+casa del"fascio" fossero una schifezza questa rimane tua opinione,sicuramente di uno che poco conosce l'architettura,la storia e l'ambiente;Per i topi, certamente c'erano, visto che si trovano spesso anche nei centri residenziali di attuale costruzione, cmq esiste la derattizzazione(credo anche economica); Per il rischio dei nostri figli non c'era, visto che la struttura era chiusa, semmai qualche vandalo in passato aveva forzato l'ingresso,se è questo che intendi;Parli di barriere architettoniche, ti dimentichi che esiste il restauro e l'integrazione di strutture atte ad accogliere i meno abili, altrimenti per come ragioni bisognerebbe abbattere il Colosseum, l'Arena, la Reggia di Caserta ecc..poichè non conformi alle tante regole che ognuno applica a suo piacere nel momento più conveniente! Sorvolo poi su quell'immagine di Piramide nel deserto..Non la capisco!? Se ti piace così tanto la Fenice nata dalle ceneri dell'ex scuola elementare, forse 6 il progettista? Ti manca di vendere anche le ex scuole elementari di S' Eulalia, così anche lì potremo godere di qualche erezione di grattacielo che con la sua ombra segna le ore del giorno..!

Mauro Polo ha detto...

Qualcuno ci spiega come mai ora l'area del monumento è stata pulita e ordinata?
Hanno approvato il PAT?

Non mi sembra, e allora?
Bastava l'articolo sul giornale?

Sembra sia servito, ma allora?

Bah, secomdo me serviva "ea voia de far ben!", senza se, senza ma, senza colori o bandiere, senza personalismi o egocentrismi.

Anonimo ha detto...

Il sapiente qui sopra non si è neanche accorto che l'area del monumento è stata pulita prima dell'articolo sul Gazzettino.

In che man che semo!!!