mercoledì 28 luglio 2010

Il sindaco Fabbian rifiuta di convocare il Consiglio Comunale e viola il regolamento



Borso del Grappa 28 luglio 2010

Le minoranze ricorrono al Prefetto.

E’ inaccettabile che il primo cittadino non rispetti la legge ignorando per la seconda volta la legittima richiesta di convocazione del Consiglio Comunale. E’ altresì inaccettabile che a distanza di oltre 90 giorni il Consiglio non abbia approvato delle norme capaci di regolamentare future richieste di impianti a biomassa. Ricordiamo, per chi non lo sapesse, che i Comuni di San Zenone degli Ezzelini e Mussolente, hanno già adottato disposizioni di salvaguardia e autotutela del proprio territorio.
Ne escono umiliati la democrazia ed il compito dei consiglieri, che si vedono ignorati e non hanno la possibilità di essere aggiornati sugli sviluppi della questione. Il Sindaco rifiuta di informarli ed ascoltarli, scavalcando le norme del Comune, che sono legge.

Se tuttora il progetto non è realtà lo dobbiamo esclusivamente agli interventi dei 626 cittadini che hanno presentato ricorso, alla Provincia di Treviso nella persona dell’Assessore Franco Conte, che, in collaborazione con il proprio ufficio, ha verificato l’incompatibilità di realizzare qualsiasi opera nella zona interessata per la presenza di vincoli ambientali. La Provincia infatti ha ordinanto la sospensione dei lavori per un periodo massimo di 6 mesi, in attesa della sentenza del T.A.R. del Veneto.
Se il Tribunale Amministrativo del Veneto accoglierà il ricorso promosso dai Comuni di San Zenone, Mussolente e soggetti privati, cosa che noi tutti ci auguriamo, sarà negata la possibilità di realizzare l’impianto in prossimità dell’Oasi San Daniele. Rimane comunque il concreto rischio che tali impianti siano collocati in modo separato in altre aree del comune.
Ecco spiegata l’urgenza delle minoranze di adottare regole a tutela del paesaggio e del suolo la cui vocazione vorremmo che si conservasse agro-alimentare e turistica. Il nostro pensiero è fortemente critico nei confronti di processi invasivi che non hanno nulla di “ecologico” ma sono solo inutili operazione speculative che non danno nessun beneficio al territorio.



martedì 13 luglio 2010

Biomasse Borso: Le minoranze non demordono......







Le minoranze non cedono, chiedono per la terza volta la convocazione urgente del Consiglio Comunale, la costituzione di una commissione speciale di indagine per fare chiarezza sulle tante zone d'ombra di questa vicenda.

lunedì 5 luglio 2010

Ennesimo scivolone della maggioranza

Evidentemente 57 giorni non sono bastati, alla Giunta in carica a Borso del Grappa, per prendere finalmente una decisione sulla questione biomasse. Complice la lunga attesa per la nuova convocazione, promessa per la settimana successiva al termine del consiglio del 5 maggio scorso e scivolata al 2 luglio, l’atmosfera in sala era ancor più infuocata che nell’occasione precedente. Una consistente partecipazione della cittadinanza ha sottolineato ancora una volta quanto sia sentito il problema della potenziale installazione di cogeneratori ad olio di palma in suolo comunale (per i quali sono già state presentate delle DIA). In molti si aspettavano una presa di posizione, finalmente, ma così non è stato. Il capogruppo di maggioranza Mauro Polo ha gelato la platea affermando che al momento esiste solo una bozza di provvedimento, da inserire nel PRG, che consente l’uso delle biomasse esclusivamente alle aziende agricole operanti nel territorio, ed introduce vincoli sulla tipologia degli impianti ad energia solare ed eolica ammessi sul suolo comunale.
Alla richiesta di motivazioni circa l’impossibilità di esaminare ed approvare seduta stante il provvedimento, in parte condiviso, avanzata dai gruppi di minoranza, gli esponenti dell’Amministrazione si sono palesemente contraddetti. Dapprima hanno sostenuto di essere stati dissuasi dal muoversi in tal senso dagli avvocati che li seguono nel contenzioso aperto da coloro che hanno presentato le DIA per i cogeneratori, vedendosele dapprima accettate e poi sospese. In un secondo momento, invece, hanno evidenziato come qualsiasi provvedimento preso non avrebbe avuto valore retroattivo, risultando del tutto slegato dalle vicende giudiziarie in corso. A questo punto gran parte dei cittadini ha abbandonato con clamore la sala, in segno di protesta, mentre il Sindaco chiudeva il dibattito passando ai successivi punti dell’ordine del giorno. Anche successivamente, quando la discussione è stata riportata sul tema delle biomasse dai consiglieri di minoranza, la maggioranza si è dimostrata del tutto restia ad agire per dotarsi in tempi brevi di strumenti normativi in grado di disciplinare la questione.
La situazione a Borso del Grappa, già difficile, si è ulteriormente incrinata: la cittadinanza tutta è in attesa di risposte urgenti da una Giunta che sembra fare di tutto per non assumersi responsabilità in merito.