“E’ dal 2003 che quel monumento non ha pace!”- esordisce così un anziano del paese - “Da quando hanno deciso di vendere le vecchie scuole elementari ed il centro sociale Don Giacomelli: quello era il suo posto!”.
La notizia sulla quale intendiamo esprimere la nostra opinione è stata riportata dal quotidiano “Il Gazzettino” venerdì 9 settembre. Nella cronaca locale si parlava dello stato di abbandono, apostrofato come “vergogna del paese”, in cui versa il monumento dedicato ai caduti di Borso del Grappa.
Dall’articolo i lettori avrebbero potuto interpretare, e alcuni hanno effettivamente interpretato, che la responsabilità della mancata dignitosa collocazione della costruzione commemorativa fosse da attribuire ai consiglieri che hanno determinato la caduta del governo del Comune. La ricostruzione dei fatti, proposta dal giornale, la quale sostiene che sia stata la mancata adozione del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) a determinare il degrado in cui versa il monumento che riproduce il “Sacello del Grappa”, è assolutamente errata. Infatti, l’operazione di riqualificazione, la messa a dimora del monumento e la sistemazione dell’intera area non competono al Comune, ma sono a totale carico della ditta costruttrice del recente complesso “Gli Orizzonti”.
Su invito del Gruppo Borso Viva (vedi l’articolo de La Tribuna del 29 marzo 2011), il Commissario De Palma, con delibera n°4 dell’11 aprile 2011, mediante una variante al Piano Regolatore Generale, procedeva a identificare l’area, dove da tempo è stato provvisoriamente collocato, come area idonea ad ospitare il monumento. E’chiaro, pertanto, che nessun ritardo è imputabile alla situazione politica in cui si trova il Comune di Borso, come è altrettanto evidente che una maggiore sensibilità da parte degli amministratori avrebbe, forse, potuto ridurre i tempi per risolvere il problema della ubicazione del manufatto e del suo integrale ripristino.
Siamo tutti concordi con la signora Giuseppina, che ha sollevato la questione appellandosi al giornale per dare risonanza alla sua legittima protesta, e con quanti ne condividono lo sdegno, e auspichiamo che a breve il monumento ritorni a fare memoria di quanti con la loro vita hanno testimoniato i grandi valori della libertà e della democrazia.
4 commenti:
Bravi, fatto bene a chiarire la cosa, qualcuno vi condannava come responsabili.
se mi e' concesso commentare.....
ma secondo voi alle 17:30 ha senso?
mi pare che molti di noi , fortunatamente lavorino......
oppure e' un incontro che DEVE andare deserto o quasi fatti salvi i soliti " noti"?
come sempre si fanno le cose tanto per farle se non addirittura con i piedi
Non so perchè ma ho come l'impressione che resterà tutto come è ancora per un bel pò di tempo...
Non sono del tutto convinto che la proprietà abbia la disponibilità...
...e finchè quella elite, che sola può permettersi di acquistare casa (o attività) nel prezioso complesso, non farà entrare qualche quattrino auguriamo buona pace al monumento...
la proprieta doveva solo levarsi dalle palle il monumento perche dava evidente fastidio.
hanno tramacciato fintantoche non sono riusciti a levarselo di torno.
a loro non gliene puo fregare di meno della sistemazione del monumento, cosi come non gliene frega niente di borso e di tutto il resto, se cosi non fosse si sarebbero preoccupati di fare due scarpe anziche una scarpa e una ciabatta.
E' un vero obrobrio tutta la gestione di quel punto di paese!
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