venerdì 30 settembre 2011

Incontri con la popolazione, presentazione P.A.T.

Con oltre 233.000  metri quadrati individuati come aree trasformabili permetteteci di definirlo Piano di Abuso del Territorio.

Se non fate parte dell'elite che ha già assistito alla "primissima" presentazione del Piano di Assetto del Territorio in località Cassanego, non potete mancare ai prossimi incontri:
  • Martedì 4 ottobre ore 20:30 centro sociale di Sant'Eulalia (ex scuole).
  • Mercoledì 5 ottobre ore 20:30 centro sociale di Semonzo Piazza Al Paradiso.
  • Venerdì 7 ottobre ore 20:30 Villa Lunardi Borso del Grappa. 

martedì 27 settembre 2011

“Noi, più sudditi che cittadini”

Poca informazione e assenza di confronto.


   Mai come in questo caso ci siamo sentiti sudditi.
Poche informazioni, mancanza di confronto, per non parlare della negata possibilità di incidere sulle scelte.
La domanda fondamentale è una soltanto: perché tanta urgenza, quale comprovabile e documentabile bisogno di adottare uno strumento così importante da parte del Commissario
De Palma prima del rinnovo elettorale previsto per la primavera prossima?
Chi ha assistito alla presentazione del Piano di Assetto del Territorio in sala consiliare il 26 settembre, ha avuto l’impressione che l’elaborato della Giunta Fabbian sia la naturale continuazione del procedimento avviato nel lontano 2006 dalla Giunta Ziliotto Zilio, cosa assolutamente non vera e dimostrabile.
Una assemblea, quella di ieri sera, che ha deluso in gran parte le aspettative del pubblico presente: poco spazio e pochi chiarimenti sull’elaborato più importante, e cioè la carta delle trasformabilità che implicano chiare scelte politiche. Si è preferito concentrarsi su norme tecniche alle quali nessuno poteva avere qualcosa da obbiettare.
Curiose, poi, le motivazioni del Commissario elencate dal tecnico Comunale geom. Mocellin Michele, riguardo la necessità e l’urgenza di adottare il Piano di Assetto del Territorio.

Citiamo testualmente:

Perchè è costato ai cittadini di Borso del Grappa 116.000,00 Euro
• Perché il P.A.T. non pianifica nel dettaglio il territorio Comunale, individua solo ed esclusivamente delle macro zone e, sulla base del P.A.T. che abbiamo presentato, è difficile dimostrare, se non praticamente impossibile, che un eventuale P.A.T. alternativo a quello in discussione possa individuare e risolvere problematiche diverse da quelle affrontate con questo P.A.T. Le problematiche di Borso del Grappa sono note a tutti, e ci sembra che con le proposte in esame siano state sostanzialmente affrontate.
• Perché eventuali migliorie o modifiche,(tutto ciò che fa l’uomo è perfettibile e non è perfetto), come eventuali proposte possono essere presentate prima della definitiva approvazione in conferenza dei servizi e potranno essere presentate da chicchessia nei termini che saranno stabiliti con la pubblicazione del P.A.T.
• Perché il P.A.T., eventualmente adottato, permetterà alla amministrazione comunale che assumerà la carica con le prossime elezioni amministrative, primavera del 2012, se lo condividerà potrà fin da subito lavorare al piano degli interventi (PI), e se non lo condividerà di proporre fin da subito una variante allo stesso.
• Perché se dovessero essere eliminate le Province, come da più parti ventilato, sarà necessario rielaborarlo questa volta in concertazione con la Regione con conseguente perdita di ulteriore prezioso tempo ed enormi costi per la comunità.
• Perché personalmente ritengo che, dopo quasi sette anni che si discute, ritengo sia giunta l’ora di arrivare a una qualche conclusione.

(Fonte: Registrazione effettuata presso la sala Consiliare della sede Municipale lunedì 26 settembre 2011 ore 18:26)

Non riteniamo convincenti le motivazioni addotte e siamo del parere che si sia operato una palese forzatura.
Evidentemente il Commissario non ha dato alcuna importanza al fatto che la maggioranza dei consiglieri si è dimessa per il mancato coinvolgimento e la mancata partecipazione su scelte politiche, come il P.A.T., così importanti e strategiche per il futuro del nostro territorio.
Con l’eventuale adozione dello stesso, il Commissario De Palma non solo approva un documento elaborato e sostenuto da una minoranza del consiglio comunale (procedura assurda in una democrazia), ma soprattutto dimostra di ignorare il contesto e le tensioni che hanno provocato la crisi del governo del Comune.

Vi invitiamo a partecipare ai prossimi incontri: Martedì 4 ottobre ore 20:30 centro sociale Sant'Eulalia; Mercoledì 5 ottobre ore 20:30 centro sociale Semonzo; venerdì 7 ottobre ore 20:30 Villa Lunardi Borso del Grappa per informare in dettaglio sullo strumento di maggior rilevanza urbanistica ed economica del nostro territorio, raccogliere le vostre indicazioni al fine di elaborare le osservazioni.


giovedì 22 settembre 2011

Quando la notizia è imprecisa. Il monumento di Borso del Grappa ai Caduti.

“E’ dal 2003 che quel monumento non ha pace!”- esordisce così un anziano del paese - “Da quando hanno deciso di vendere le vecchie scuole elementari ed il centro sociale Don Giacomelli: quello era il suo posto!”.

La notizia sulla quale intendiamo esprimere la nostra opinione è stata riportata dal quotidiano “Il Gazzettino” venerdì 9 settembre. Nella cronaca locale si parlava dello stato di abbandono, apostrofato come “vergogna del paese”, in cui versa il monumento dedicato ai caduti di Borso del Grappa.

Dall’articolo i lettori avrebbero potuto interpretare, e alcuni hanno effettivamente interpretato, che la responsabilità della mancata dignitosa collocazione della costruzione commemorativa fosse da attribuire ai consiglieri che hanno determinato la caduta del governo del Comune. La ricostruzione dei fatti, proposta dal giornale, la quale sostiene che sia stata la mancata adozione del Piano di Assetto del Territorio (P.A.T.) a determinare il degrado in cui versa il monumento che riproduce il “Sacello del Grappa”, è assolutamente errata. Infatti, l’operazione di riqualificazione, la messa a dimora del monumento e la sistemazione dell’intera area non competono al Comune, ma sono a totale carico della ditta costruttrice del recente complesso “Gli Orizzonti”.

Su invito del Gruppo Borso Viva (vedi l’articolo de La Tribuna del 29 marzo 2011), il Commissario De Palma, con delibera n°4 dell’11 aprile 2011, mediante una variante al Piano Regolatore Generale, procedeva a identificare l’area, dove da tempo è stato provvisoriamente collocato, come area idonea ad ospitare il monumento. E’chiaro, pertanto, che nessun ritardo è imputabile alla situazione politica in cui si trova il Comune di Borso, come è altrettanto evidente che una maggiore sensibilità da parte degli amministratori avrebbe, forse, potuto ridurre i tempi per risolvere il problema della ubicazione del manufatto e del suo integrale ripristino.

Siamo tutti concordi con la signora Giuseppina, che ha sollevato la questione appellandosi al giornale per dare risonanza alla sua legittima protesta, e con quanti ne condividono lo sdegno, e auspichiamo che a breve il monumento ritorni a fare memoria di quanti con la loro vita hanno testimoniato i grandi valori della libertà e della democrazia.

mercoledì 14 settembre 2011

PRESENTAZIONE Piano Assetto del Territorio (P.A.T.)

Pat, assemblea pubblica lunedì 26 settembre ore 17:30

Lunedì tardo pomeriggio un incontro pubblico per conoscere il Piano Urbanistico del Territorio.

Borso. Si avvicina il giorno della presentazione del Pat, il Piano di Assetto del Territorio redatto dalla giunta Fabbian e sul quale il Commissario De Palma intende valutare l’eventuale adozione. Una sorta di «Superpiano» che fornisce le indicazioni su quello che si può fare dal punto di vista urbanistico ed edilizio nelle varie porzioni del territorio. Scelte che resteranno per i prossimi decenni, su cui i Consiglieri dimissionari intendono pronunciarsi. Ricordiamo che a causa del mancato confronto e coinvolgimento nel redigere il P.A.T. ma non solo, la maggioranza dei consiglieri ha rassegnato le dimissioni con la conseguente nomina del Commissario Straordinario.

Il confronto potrebbe avvenire in pubblico già lunedì. Alle 17:30 nella sala Consigliare è infatti convocata una assemblea pubblica organizzata proprio dal Commissario De Palma. Sarà proprio lei ad aprire i lavori, per lasciare poi spazio alle relazioni di tecnici.
Anche gli ex consiglieri comunali saranno presenti. Apprezziamo la volontà del Commissario ma a nostro avviso il Pat va rielaborato, ci sono troppe scelte opinabili sulle quali finora nessuno ha fornito le giuste spiegazioni.

lunedì 12 settembre 2011

«Quel monumento, vergogna del paese»

Abbiamo deciso di dedicare un post all'articolo pubblicato sul quotidiano"Il Gazzettino" venerd' 9 settembre 2011, riteniamo sia di interesse e desideriamo conoscere la vostra opinione
«Quel monumento, vergogna del  paese»
di Gabriele Zanchin
«Quel monumento così trascurato, una vergogna per Borso». Questo il pensiero di tante persone, anziani e non, di Borso quando si parla del Monumento ai Caduti. Un simbolo del comune che al momento è abbandonato a se stesso. Raffigura la «Madonnina del Grappa» con la via Eroica e poi tutti i nomi dei caduti della prima e la seconda guerra mondiale. Un luogo quasi sacro per tantissimi anni ma che di recente è stato trascurato. Così il monumento è stato prima accantonato poi smontato di alcune lapidi (custodite in luoghi del Comune) perché in quell'area, a due passi dal Municipio, è stato realizzato un condominio. In pratica l'accordo era che nel momento in cui veniva approvato il Pat, quell'area, da privata, doveva diventare pubblica per trovare finalmente anche una degna sistemazione all’importante simbolo della comunità di Borso del Grappa. Ma le cose sono andate diversamente, nel senso che il Comune è stato commissariato, il Pat congelato e, naturalmente, il monumento abbandonato. Nel senso che non si è potuto dar corso al progetto di riportarlo all'antico valore, con la risistemazione delle lapidi. «È una vergogna per Borso - spiega la signora Giuseppina Vedovotto, una delle persone a cui sta più a cuore le sorti del monumento avendo avuto un fratello martire, impiccato dai tedeschi a Bassano al termine del secondo conflitto - ora c'è erba, spine e tutti ne parlano. Sa, io sono una donna, brontolo ma nessuno mi ascolta; ho anche telefonato a Gentilini». Poi, con la voce rotta per l'emozione, aggiunge: «Prima di morire vorrei tanto rivedere il monumento sistemato, ripulito in un posto da cristiani e rivedere il nome di mio fratello sulla lapide per portargli un fiore. Domando massa?». No, signora, non domanda troppo, domanda il giusto.