mercoledì 29 dicembre 2010

L'ADSL A BORSO... forse

Al link le novità riguardanti il futuro digitale della nostra zona e in questo documento i dettagli, speriamo che sia davvero la volta buona...

venerdì 24 dicembre 2010



.....a voi tutti e alle vostre famiglie sinceri Auguri

martedì 21 dicembre 2010

Petizione per l'attivazione del servizio ADSL

Richiesta attivazione servizio ADSL nel Comune di Borso del Grappa.
PER FIRMARE LA PETIZIONE: LATO DX SCHERMO CLICCA SU FIRMA
Apprendiamo dai giornali locali che molte delle zone non ancora coperte dal servizio di banda larga, con l’arrivo del nuovo anno, disporranno del servizio ADSL. Vedelago: da marzo si naviga veloce in arrivo adsl e wireless, San Fior: a gennaio Adsl per tutti, Asco Tlc investe 3 milioni di euro, finanziamenti regionali per adsl nel bellunese.
La Regione, con delibera n.° 238 del 9 febbraio 2010, a firma del Presidente Giancarlo Galan, ha stanziato una somma importante, quasi 28 milioni di Euro per dare attuazione alla prima fase per lo sviluppo della Banda Larga sul territorio della Regione del Veneto.
Il Comune di Borso del Grappa è tra le ultime zone prive del servizio a banda larga ADSL e non rientra nella prima tranche ma, a quanto sappiamo, è molto probabile che a breve ci sia una seconda fase. Per questo è fondamentale che oggi facciamo sentire la nostra voce aderendo alla petizione. L’avvento di Internet e delle connessioni a banda larga ha cambiato il modo di concepire, reperire e divulgare l’informazione.
La mancanza di questo servizio penalizza e pregiudica seriamente lo sviluppo delle nostre imprese, degli operatori turistici e penalizza tutti i cittadini, in particolar modo gli studenti ai quali viene negata la possibilità di utilizzare Internet a scopi informativi e didattici.

Che cos’e l’ADSL?
L’ADSL è la più comune modalità di connessione ad alta velocità sul normale filo del telefono. Questo significa navigare su internet più velocemente e avere contemporaneamente il telefono sempre libero per telefonare e ricevere chiamate o fax a prezzi sino ad un decimo del costo tradizionale. E’ solo un servizio che si attiva su richiesta laddove sia reso disponibile.

LO SCOPO DI QUESTA PETIZIONE.
Con questa petizione, chiediamo al gestore telefonico e alle aziende che si occupano di connettività l'estensione della copertura della rete ADSL anche al Comune di Borso del Grappa, per permettere ai cittadini e alle imprese interessate di sottoscrivere subito o in futuro un abbonamento.
Ti chiediamo di partecipare a questa iniziativa compilando con i tuoi dati la nostra petizione, aiutandoci così a segnalare a Telecom Italia, alle aziende che prestano servizi adsl e agli enti competenti, l’interesse ad avvalerti del servizio di connessione a banda larga qualora si rendesse disponibile. Ti ricordiamo che il tuo consenso non costituisce vincoli di alcun tipo.
Firma e fai firmare alla pagina:
In alternativa chiedi il modulo cartaceo a Ivano Zordan, Sebastiano Favero, Flavio Dall’Agnol o presso il municipio ufficio anagrafe.

giovedì 2 dicembre 2010

Impianto a Biomassa bloccato dal Consiglio di Stato

02 dicemnre 2010 Oggi Treviso.
Il Consiglio di Stato ha dato ragione ai comuni fermando le ditte
SAN SENONE - Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune di San Zenone, respingendo la richiesta delle ditte che proponevano un impianto di cogenerazione nell’area a confine tra Borso del Grappa e San Zenone.
Ora si può procedere con la promozione del Patto per la salvaguardia del territorio del Massiccio del Grappa. La notizia arriva direttamente dal Consiglio di Stato a cui quattro ditte proponenti un impianto di cogenerazione a biomasse si erano rivolte alla fine di ottobre perché fosse annullata la sospensiva concessa dal Tar del Veneto su richiesta dell’amministrazione comunale di San Zenone.
Ciò significa che l’impianto di biomasse da 13 milioni di Kwh che le 4 ditte avevano proposto fosse realizzato a sud del Comune di Borso, a pochi metri dal confine col territorio di San Zenone e l’Oasi naturalistica San Daniele e vicino al territorio di Mussolente (Vi), non vedrà mai la luce.
Il Consiglio di Stato, infatti, ha dato ragione alle motivazioni dell’amministrazione sanzenonese, in prima linea nella difesa del territorio, indicando la sentenza come inappellabile.
Diverse erano state le azioni dell’amministrazione di San Zenone a partire dal ricorso al Tar contro le ditte e contro il Comune di Borso del Grappa alla Provincia e alla Regione sottolineando il categorico rifiuto dell’impianto considerato a livello paesaggistico, ambientale e di inquinamento sul territorio e la popolazione di San Zenone.
Inoltre l’impianto, con la formula presentata in modo separato, sarebbe stato escluso dai controlli degli uffici competenti in materia di rumore ed emissioni in atmosfera che, secondo i calcoli, avrebbero violato i limiti di rumore producendo circa 71 decibel di emissione in atmosfera rispetto ai 35 decibel previsti durante la notte in paesaggio di campagna.
Sulla questione anche la Provincia di Treviso aveva richiesto la sospensiva che congelava l'avvio dei lavori per la realizzazione dell'impianto in quanto i 4 progetti di impianto sono ipotizzati in una zona che appartiene al corridoio ecologico predisposto dalla Provincia di Treviso attraverso il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale. Contestualmente il sindaco di San Zenone, Luigi Mazzaro, si era fatto promotore presso i 18 Comuni dell'Area del Grappa (Cavaso del Tomba, Maser, Monfumo, Pederobba, Cornuda, Possagno, Castelcucco, Fonte, Pove, Paderno, Crespano, Bassano, Romano, Asolo, Borso, Mussolente e San Zenone) di un Patto per la salvaguardia del territorio del Massiccio.
“La sentenza del Consiglio di Stato è la conferma che l’aver dato e dare priorità all’ambiente è una cosa estremamente sensata – commenta l’assessore all’ambiente Lino Pellizzari - .
Oltre ad aver evitato la realizzazione di questi impianti dannosi per il paesaggio, quello di San Zenone, di Borso e di tutta l’area, questo risultato ci convince della bontà dell’idea di diffondere il Patto per la salvaguardia del territorio presso i comuni vicini, obiettivo sul quale ci stiamo impegnando in questo periodo”. All’azione dell’amministrazione comunale si era affiancata anche quella del “Comitato No Biomasse nell’Oasi” che rifiuta la realizzazione degli impianti di cogenereazione proposti i quali avrebbero distato poche centinaia di metri dall'Oasi naturalistica San Daniele di Liedolo di San Zenone.