lunedì 29 novembre 2010

Trasporto Scolastico

Nella seduta del Consiglio Comunale del 26 novembre, il gruppo consiliare Borso Viva ha presentato un emendamento al bilancio di previsione 2010 avente per oggetto il trasposto scolastico.

L’emendamento invita il Consiglio Comunale a valutare la possibilità di ripristinare la gratuità del servizio trasporto scuolabus per il periodo settembre-dicembre 2010 utilizzando a copertura finanziaria parte del contributo inatteso del valore di 57.000,00 Euro che l’Ascopiave S.p.A. ha riconosciuto al Comune per l’anno 2010.

In alternativa al contributo Ascopiave, è stata avanzata in sede di dibattito, la possibilità di ridurre il costo sostenuto per l’elaborazione del P.A.T. (Piano Assetto del Territorio) che nell’anno 2010 ha assorbito 51.100,00 Euro di risorse economiche.

A nulla sono serviti i buoni propositi della minoranza, l’Amministrazione Comunale, anche nel caso di emendamenti con parere favorevole di regolarità contabile si è rifiutata di procedere anche solo ad una analisi politica delle proposte formulate respingendo la proposta da noi emendata.

Favorevoli 4: Zordan Ivano, Favero Sebastiano, Dall’Agnol Flavio, Baron Natale.

Contrari 10: Remonato Mauro, Dal Moro Manuela, Zamperoni Cecilia, Codemo Lucia, Battilana Alfonso, Fabbian Igino, Ziliotto Tarcisio, Polo Mauro, Moro Luigi, Favero Giacomo.

Astenuti 1: Baron Manuela.

martedì 23 novembre 2010

Finanziaria 2011 taglia 84 milioni di Euro ai Comuni della Marca


La scure di Tremonti. Il più tartassato è il capoluogo: meno 13 milioni

di Alessandro Zago

TREVISO. Trasferimenti: nei prossimi tre anni i Comuni della Marca avranno 84,5 milioni di euro in meno. Una mazzata firmata Tremonti. Nel 2011 il taglio sarà di 19,5 milioni, per salire a oltre 32 nel 2012, altrettanti nel 2013. Comune più tartassato Treviso: saltano 13 milioni. Una cura dimagrante talmente drastica da sbattere i sindaci trevigiani con le spalle al muro: il taglio drastico dei trasferimenti statali, nel prossimo triennio, si trasformerà in altrettante, obbligatorie decurtazioni dei servizi sociali comunali ma anche in aumenti delle tariffe di mense scolastiche e trasporto pubblico.
Lo studio è stato fatto dal Partito democratico trevigiano in collaborazione con il gruppo del Pd del Senato, coordinato da Marco Stradiotto. Un lavoro sui trasferimenti fatto spulciando con la lente la finanziaria e i suoi obiettivi per il triennio 2011-2013 al netto del Patto di Stabilità (ossia: se un Comune ha soldi in cassa perché ha risparmiato negli anni, li può spendere solo per pagare fornitori e saldare mutui). I Comuni trevigiani nel mirino sono 63 su 95 (solo per Codognè non sono pervenuti dati) poiché la Finanziaria andrà a colpire solo le amministrazioni con più di 5 mila abitanti.In tre anni, secondo la ricerca del Pd, i 63 Comuni in questione non vedranno 84 milioni e mezzo di euro. Per la precisione: 19.540.896 euro salteranno già dal prossimo anno, mentre per 2012 e il 2013 i calcoli fanno salire la riduzione dei trasferimenti a 32.521.634 euro l'anno.

L'amministrazione più colpita quella del capoluogo: nel 2011 subirà una decurtazione di 2.976.605 euro, nel 2012 la mannaia sarà invece di 4.953.921 euro, idem per il 2013. Nella tabella a fianco riportiamo tutti i tagli stimati dal Pd «su basi di calcolo certe», sottolinea il segretario provinciale del Pd Enrico Quarello, che incalza: «Roba da far chiudere i municipi per fallimento, alla faccia del federalismo. Chiedo agli amministratori della Lega: che andrete a dire ai vostri cittadini di questo massacro delle autonomie che Lega e Pdl stanno perpetrando a Roma?». Lacrime e sangue, precedute dalla botta già assestata dal 2003 al 2009, quando i 95 Comuni della Marca hanno avuto un calo dei trasferimenti pari a 30.265.852 euro. In quei 6 anni i più bastonati sono stati i più piccoli: di fronte a un calo del 18,99% per Treviso, San Fior ha avuto un meno 37,85%, Borso del Grappa meno 37,37%, Breda meno 36,34%, Zero Branco meno 36,21%, Mareno meno 35,07, Caerano meno 34,50%, Santa Lucia meno 34,565, Asolo meno 36,19% e Casale meno 33,43%. In termini assoluti a perderci di più, sempre in quei 6 anni, sono stati Castelfranco (meno 1.481.962 euro), Vittorio Veneto (meno 1.337.693), Montebelluna (meno 1.044.795), Conegliano (meno 1.142.030), Treviso (meno 3.409.580) e Mogliano (meno 985.774). Sono infine 43 i milioni di euro che pesano sui Comuni come mancato rimborso Ici per il 2009.

martedì 9 novembre 2010

Emergenza Veneto...


Emergenza Veneto, servono risorse economiche per popolazione e imprese
La politica si muova in fretta


Il Veneto, il nostro territorio, la popolazione, le imprese alluvionate hanno bisogno di solidarietà, ma anche di risorse economiche urgenti per restituire ossigeno alle tante piccole, medie e grandi imprese che rischiano la catastrofe. La politica si muova in fretta.